Vi racconto perché mio figlio ha scelto la Culinary Arts Academy


E’ il 2013 e Jacopo Romagnoli, milanese, si è appena diplomato all’American School of Milan. La sua è una famiglia che non ha alcuna tradizione nel settore del food&beverage e lo stesso Jacopo non ha mai avuto esperienze specifiche in quel mondo. Nell’estate dopo la maturità cambia qualcosa. Jacopo intraprende una breve esperienza presso un ristorante di cucina tradizionale e decide che quella delle arti culinarie deve essere la sua strada. Come è arrivato a frequentare la Culinary Arts Academy in Svizzera e poi a lavorare in ristoranti stellati, ce lo siamo fatti raccontare da sua madre, Doriella.

  

“La scelta di Culinary Arts Academy è arrivata per noi dopo un percorso piuttosto particolare”, ci racconta Doriella, madre di Jacopo.

“In famiglia non abbiamo alcuna tradizione culinaria, né una specifica conoscenza del settore Food&Beverage; quindi quando mio figlio Jacopo, terminata la scuola superiore, ha manifestato interesse per il mondo della cucina, devo ammettere che per me è stato quasi un shock.

Abbiamo iniziato a prendere qualche informazione in merito e così ho scoperto che in Italia, per chi ha fatto una scelta scolastica diversa dalla scuola alberghiera e vuole quindi avvicinarsi a questo settore dopo il diploma, l’unica alternativa è quella di frequentare dei semplici corsi di cucina.

Da mamma, il mio desiderio era però che mio figlio continuasse ancora a studiare e conseguisse una laurea. Così ho conosciuto Swiss Education Group e, nello specifico, la Culinary Arts Academy. Quello che questa scuola offre è un percorso totalmente diverso rispetto a un corso di cucina: si tratta, infatti, di un triennio formativo che si conclude con una vera e propria laurea.

Questo è molto importante, anche per le famiglie, perché i ragazzi hanno ancora la possibilità di studiare, di arricchire il proprio bagaglio culturale, approfondendo anche altre materie. Un percorso triennale, come dicevo, ha permesso a Jacopo non solo di essere pronto a lavorare nei ristoranti più quotati e importanti, ma di confrontarsi anche con materie diverse dall’arte culinaria, crescendo umanamente e professionalmente. Ciò significa che, se un domani lo vorrà, oltre che lavorare in cucina, potrà scegliere di intraprendere una carriera manageriale nel sia nel Food&Beverage che nell’Hospitality. Un mondo che ho imparato a conoscere e ad amare, fatto di passione, creatività e anche sacrificio.”

 

La Culinary Arts Academy è inserita all’interno del Cesar Ritz, quindi gli studenti che la frequentano si approcciano anche a materie come il management dell’ospitalità, che diviene parte fondamentale del loro percorso formativo.

 

“Un altro aspetto sostanziale, dal punto di vista di un genitore – continua Doriella - è la connessione con il mondo del lavoro, a partire dagli stage che sono parte integrante del percorso di studi. Si tratta di esperienze reali, significative: Jacopo, ad esempio, ha fatto il suo primo stage a 18 anni, a Cipro, nel ristorante gastronomico Grill Room dell’Amathus Luxury Hotel. Poi è seguita una bellissima esperienza al Domaine De Chateauvieux: un ristorante 2 stelle Michelin. La scuola ti permette quindi di crescere in quello che sarà il tuo ambiente lavorativo, di vivere i due mondi: sei a scuola ma contemporaneamente vai anche all’estero a fare un’esperienza professionale. Si tratta di una crescita a tutti i livelli.

Inoltre, la scuola ti è costantemente vicina e supporta anche i genitori più “ansiosi”. Per me, il contatto con Marinella Ricciardello - la referente Italiana di Swiss Education Group - è stato fondamentale. Avere l’appoggio costante di una persona che parla la tua lingua e a cui puoi rivolgerti per qualsiasi dubbio o necessità, non è cosa da poco per una mamma, per una mamma italiana, il cui figlio sceglie di studiare all’estero.

Da genitore, sai che in qualsiasi momento puoi chiamare la scuola, che parla con te, vede le tue esigenze; da studente sai che ti interfacci con qualcuno che capisce chi sei e ti aiuta ad entrare anche nella posizione più adatta a te, ad esprimere il tuo potenziale. Ovviamente i ragazzi sanno che devono comunque dare il massimo – conclude Doriella - ma sanno anche di avere alla spalle un sostegno e un appoggio costante.”

 

 

Oggi Jacopo ha fatto della sua passione una professione e, dopo un’esperienza a Parigi, ora lavora a Ginevra presso il ristorante stellato LE CHAT - BOTTE'.

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