Ho scelto di investire nel futuro di mio figlio alla Culinary Arts Academy

Una madre dotata di grande tenacia, che affronta con il sorriso ogni salita. Un figlio con una forte passione per la cucina e un sogno: quello di diventare Chef. Questi sono gli ingredienti della bella storia che vi raccontiamo oggi, con una doppia intervista a Elda e Luigi. Perché il traguardo di una Laurea in Culinary Arts Academy - importante accademia svizzera di Arte Culinaria - si raggiunge solo con passione, sacrificio e obiettivi chiari.

“Mio figlio ha sempre avuto il sogno di diventare chef, fin da piccolo”, ci racconta Elda, mamma di Luigi Annunziata, laureato in Culinary Arts Academy pochi mesi fa.

“Luigi ha frequentato l’Istituto Alberghiero e poi ha espresso il desiderio di continuare a studiare perché voleva specializzarsi. Abbiamo quindi iniziato a cercare un’istituzione italiana che potesse conferirgli una formazione più specialistica nel suo settore, senza però trovare nulla. Facendo allora una ricerca su internet per istituti universitari con specializzazione in cucina, venni a conoscenza di Swiss Education Group e della Culinary Arts Academy. Mandai una e-mail in italiano, perché non conosco l’inglese, e dopo pochissimo arrivò la risposta da Marinella Ricciardello (la referente esclusiva di Swiss Education Group per l’Italia ndr). Marinella mi spiegò il percorso formativo che Luigi avrebbe seguito e quali sarebbero state le sue prospettive future; quindi mi propose di partecipare ad un Open Day personalizzato in Culinary Arts Academy. Dopo poco siamo partiti per la Svizzera e ci siamo trovati immersi in una realtà che era anche al di sopra delle mie aspettative. Abbiamo deciso praticamente subito di iniziare in questo percorso.”

Cosa abbia significato questa decisione, Elda ce lo chiarisce subito dopo: “Io non provengo da una famiglia ricca e lavoro come infermiera, in più sono una mamma single, ma ho scelto di fare un investimento su mio figlio: sia perché credo fortemente in lui, sia perché avevo capito che quella era la formazione giusta che lo avrebbe portato a coronare il suo sogno.”

“Durante il periodo formativo, Luigi ha iniziato anche a fare degli stage importanti – ci racconta Elda con orgoglio – esperienze fondamentali per lui e che lo hanno fatto cambiare notevolmente. La formazione che ha ricevuto è stata, infatti, una formazione a 360 gradi e questo ha inciso anche sulla sua personalità. È entrato in contatto con tante culture diverse dalla sua: per 3 anni ha vissuto ogni giorno a stretto contatto con ragazzi provenienti da tutte le parti del mondo, si è confrontato con loro, e questo gli ha permesso di crescere. Oggi posso dire di essere davvero felice per mio figlio, anche perché ha terminato la scuola e sta per iniziare il suo percorso lavorativo: andrà negli Stati Uniti, come tanto desiderava.”

Il suo primo stage Luigi lo ha effettuato in Svizzera, presso il ristorante 1 stella Michelin Chesery di Gstaad. Nello stesso periodo, ha anche lavorato come chef di partita ai freddi e ai dolci presso lo Yacht Club di Gstaad, una struttura privata aperta solo ad una clientela esclusiva di livello molto elevato. La seconda esperienza lavorativa è stata presso il Ristorante e Hotel Du Parc Des Aux Vives, situato nel meraviglioso parco di Ginevra da cui prende il nome.

 

“Per concludere il racconto di questa mia esperienza – ci dice Elda - vorrei aggiungere che ho avuto un appoggio costante da parte della scuola: mi hanno sempre supportata per le varie necessità legate alla gestione di un figlio che sceglie di studiare all’estero. Con Marinella si è instaurato un vero rapporto di amicizia ed è stata per me un punto di riferimento costante in questi anni. Non parlando l’inglese, era poi fondamentale potermi confrontare con persone italiane e poter avere chiarimenti. Anche Claudia Polloni (Regional Manager di Swiss Education Group ndr) mi è stata vicina, e la ringrazio sempre per il suo supporto: trovandosi in Svizzera, era anche lei un punto di riferimento essenziale.”


Luigi Annunziata con Marinella Ricciardello e Claudia Polloni

“Le persone fanno davvero la differenza – interviene Luigie posso dire senza alcun dubbio che quella in Culinary Arts Academy è stata e rimarrà per me un’esperienza indimenticabile. Si è creato un rapporto familiare e ricorderò per sempre non solo gli insegnamenti ricevuti, ma anche le persone che ho conosciuto in questo percorso. Mi viene in mente, ad esempio, un regalo ricevuto da uno chef: si trattava di un coltello da cucina e sulla lama era incisa la frase “Don’t cut the relationships”. Io so che quelle relazioni che ho creato non le taglierò: mi sono laureato e adesso inizierò la mia strada, il mio percorso professionale, ma poterò tutte queste esperienze e questi legami con me, nel mio bagaglio.”

“Proprio a proposito di famiglia – gli fa eco Elda - io ho un bellissimo ricordo della cerimonia di laurea di mio figlio: fra noi genitori e con gli altri ragazzi ci salutavamo e ci scambiavamo gli auguri come se ci conoscessimo da tempo. Gli altri sapevano che ero la mamma di Luigi e tanto bastava ad entrare a far parte di quell’atmosfera magica, di condivisione, di festa.”

Tutti gli studenti di Swiss Education Group raccontano di questo forte senso di appartenenza e di “famiglia”, dovuto all’aver condiviso lo stesso percorso, le stesse esperienze, le stesse emozioni. Un sentimento che si intensifica nel tempo e ne sono prova le attesissime e partecipate reunion di alumni che SEG organizza periodicamente.

“In questi 3 anni – conclude Luigi - c’è stato un continuo scambio culturale, tanti amici sono venuti a casa mia in Italia, io sono stato da loro: una famiglia davvero allargata, coesa e resa salda nel proprio legame anche dal fatto di condividere sia i momenti belli che quelli brutti. In ogni percorso di studi ci sono alti e bassi e il supporto che ricevi quando attraversi una fase difficile è particolarmente prezioso, se sei lontano da casa.”

 

Quest’estate, Luigi inizierà il suo percorso lavorativo a New York, come chef di partita presso uno dei ristoranti (“Atelier”) dello Chef pluristellato Joël Robuchon.

 

 

Come ha tenuto a sottolineare più volte Elda, “Nella vita tutto è possibile, basta volerlo”. Crediamo che storie come queste aiutino davvero a crederlo.



Elda Annunziata con suo figlio Luigi

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